Le potenzialità di Savona, città al centro di una Riviera turistica

Pervinca Tiranini, presidente dell’Associazione Albergatori di Savona e titolare, insieme ai familiari, del Mare Hotel, traccia un quadro della situazione 

Savona è al centro di una Riviera turistica, ma quanti benefici ne traggono le strutture ricettive?

Potrebbero trarne sicuramente di più.  Savona ha delle attrattive uniche: un patrimonio architettonico e monumentale di grande importanza e una spiaggia di sabbia fine, lunga oltre 3 chilometri.  E’ importante far conoscere queste peculiarità, perché sono i nostri punti di forza, quelli su cui puntare per promuoverci in Italia e all’estero. Ed è altrettanto importante investire nelle strutture,  puntando sull’accoglienza, la qualità, la formazione del personale,  la comunicazione.

Una carta da giocare è quindi quella di investire per migliorare? Anche in periodo di crisi come quelli che stiamo vivendo?

Sicuramente. E la nostra esperienza lo dimostra. Siamo albergatori e ristoratori da generazioni e abbiamo investito tantissimo in tutta la nostra struttura – albergo, spiaggia, ristorante, piscina – e i risultati ci sono. Lavoriamo tanto,  con turisti italiani e stranieri. Il nostro è un piccolo villaggio turistico. Cerchiamo di offrire ai clienti sempre delle nuove proposte, dagli happy hour agli aperitivi in piscina. Certo, la redditività è diminuita, ma non per questo bisogna rinunciare a investire nella struttura, nella qualità e nell’accoglienza.  Tutta la nostra famiglia è protesa in questa direzione. E i fatti ci danno ragione:  i clienti tornano e abbiamo ottenuto riconoscimenti importanti.  Se riesci a dare lavoro, nonostante la crisi, vuol dire che stai lavorando bene.

Quale percezione hanno della città Savona i vostri clienti?

Una percezione positiva. A ognuno di loro, quando arrivano, “raccontiamo” la città invitandoli a visitarla, a scoprirne le bellezze,  dalla fortezza del Priamàr al centro storico al complesso della cattedrale, fino agli angoli più nascosti e meno conosciuti del centro storico. In questo, devo dire, le istituzioni non sempre ci aiutano. Siamo costretti a dare ai turisti guide e depliant cartacei, quando basterebbe il wi-fi libero per accedere con i telefonini a tutte le informazioni.  L’innovazione è importante e l’utilizzo delle nuove tecnologie è fondamentale. Nella nostra struttura stiamo studiando un app che consenta al cliente che si trova in spiaggia di ordinare un caffè al bar e di vederselo servire sotto l’ombrellone.

Promozione a 360 gradi in Italia e all’estero?

E’ importante guardare ai paesi stranieri ma, forse, è ancor più importante guardare al nostro bacino di utenza tradizionale.  Russia e Cina sono sicuramente per noi dei mercati interessanti,  ma se riuscissimo a far rinnamorare della Liguria i turisti piemontesi e lombardi avremmo già ottenuto il 50% del risultato. Poi è importante continuare a fare promozione sui mercati esteri, studiarli, capirne le esigenze, valutare nuove possibilità e nuove occasioni di sviluppo.  Recentemente, ad esempio, con l’ Unione Provinciale degli Albergatori  abbiamo incontrato il direttore dell’Aeroporto di Genova e abbiamo scoperto che ci sono molti voli di collegamento fra Genova e il resto d’Europa che spesso viaggiano semivuoti. Si potrebbero acquistare a prezzi concorrenziali e proporre dei pacchetti per portare i turisti nella nostra Riviera.  Sono un ottimista, e vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Abbiamo delle potenzialità ancora da sfruttare.