Natale 2016: Presepe vivente e antichi mestieri la sera della vigilia a Orco Feglino

Tradizionale appuntamento con il Presepe vivente la sera del 24 dicembre a Orco Feglino, nell’entroterra di Finale Ligure (dalle 20,30 a mezzanotte)

“Sarà un salto nel passato, alla scoperta di mestieri ormai scomparsi. – dicono all’Associazione Volontari Feglinese, che organizza la manifestazione con il patrocinio del Comune – I visitatori saranno catapultati nella Feglino di inizio ‘900 e  accompagnati  per le vie del centro storico da guide che illustreranno le varie postazioni. Il pubblico potrà interagire con i figuranti, in quello che sarà un vero e proprio spettacolo a cielo aperto”.

Il tour, gratuito e della durata di 30-40 minuti,  si concluderà in piazza della Chiesa, dove si attenderà l’arrivo della Sacra Famiglia.  In programma anche balli occitani e distribuzione di tè e vin brulé presso i punti di ristoro.

La realizzazione del presepe vivente nasce per iniziativa di un gruppo di volontari  della Polisportiva Feglinese verso la metà degli anni ’80. Inizialmente il presepe era concentrato solo nella piazza della Chiesa, con la  presenza di alcuni figuranti e poche postazioni. Con il passare degli anni  si è ampliato, tanto da estendersi a tutto  il centro storico. Sono aumentati sia il numero di figuranti sia quello dei quadri viventi,  allestiti all’interno di cantine, magazzini o abitazioni che sono aperte e messe a disposizione della comunità.  

La preparazione  richiede due mesi di lavoro. Ad oggi il presepe conta circa 120 figuranti,  sistemati nelle oltre 20 postazioni:  cucine nelle quali si prepara la pasta fatta a mano o il formaggio, la stazione dei cavalli, il fornaio, il negozio del barbiere, il falegname, il calzolaio, l’osteria, le lavandaie che puliscono i panni con la cenere, lo scalpellino, il mercato, la posta, la pasticceria, la scuola, la farmacia, il fabbro, il cestaio, la macelleria e i pastori con gli animali.

Tutto ciò che viene utilizzato per allestire le postazioni e vestire i figuranti non è stato acquistato, ma appartiene agli anziani del paese e viene tramandato di anno in anno.