Con “I manezzi pe majâ na figgia”, cavallo di battaglia di Gilberto Govi, si inaugura il 50° Festival Teatrale di Borgio Verezzi

Con “I manezzi pe majâ na figgia“, celebre commedia di Niccolò Bacigalupo portata al successo da Gilberto Govi, si inaugura la sera del 14 luglio la cinquantesima edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi (piazza Sant’Agostino, ore 21,30).

Lo spettacolo, prodotto da Progetto Urt e Teatro Stabile di Genova, sarà portato in scena in prima nazionale da Jurij Ferrini e Orietta Notari, che vestiranno i panni di Steva e Giggia, e da altri sette attori. La regia è dello stesso Ferrini.

I manezzi pe majâ na figgia (I maneggi per maritare una figliola)

Nuovo sguardo per la rivisitazione, in occasione del 50° anniversario della morte, di uno dei maggiori successi del teatro di Gilberto Govi (e di sua moglie Rina), che racconta i bisticci di due non più giovani coniugi, alle prese con la ricerca di un buon partito per la loro unica figlia.

La commedia originale fu scritta dal poeta e drammaturgo genovese Niccolò Bacigalupo (1837-1904), ma venne poi “riadattata” con molta libertà da Gilberto Govi, il quale la portò al successo già negli anni Venti del Novecento. Il protagonista è il signor Steva (diminutivo genovese di Stefano), un maturo e semplice sensale, vessato dalla moglie volitiva e autoritaria e con una figlia da maritare, per la quale sembra esserci lo spasimante ideale nel Signor Riccardo, figlio di un senatore, che si ritrova in concorrenza con Cesarino, altro pretendente che non pare abbia le carte in regola per giungere trionfante al traguardo. Per maritare la ragazza si fanno carte false, i pretendenti vanno e vengono in una girandola di situazioni da risata. La signora Giggia (moglie del protagonista), concentrato di perfidia e di malignità, è a caccia di un buon partito per la figlia e si prefigge a tutti i costi di accasarla con il benestante signor Riccardo, un marito senz’altro migliore del nullatenente Cesarino, ostinato pretendente della figlia Metilde.

Oltre che alla celebre interpretazione di Govi, il grande successo di questa pièce deve molto anche a sua moglie Rina Govi – moglie nella vita come, in questo caso, sul palcoscenico – nel ruolo di “la Giggia”, la padrona di casa, tiranna e maneggiona, che vessa di continuo il povero marito per ottenere i suoi scopi e in particolare lanciare la scalata sociale della famiglia tramite un matrimonio d’interesse per la loro unica figlia. La trama è molto semplice, quando la commedia fu scritta a cavallo dei due secoli, dopo l’unità d’Italia, aveva in più, rispetto ad oggi, il valore di raccontare in modo nuovo, estremamente divertente,  non solo l’archetipo della moglie autoritaria e dittatoriale dentro le mura domestiche, ma anche la forza dirompente di un personaggio femminile che con il suo comportamento metteva in discussione una società ancora fortemente patriarcale, nella quale le donne non avevano neppure diritto al voto.

«Riproporre il teatro di Gilberto Govi non era impresa semplice due anni fa quando misi in scena Colpi di timone, come non lo è oggi. Nessuna compagnia professionale aveva tentato questo esperimento prima. Ma il successo conseguito mi spinge a portare avanti questo coraggioso progetto. Perché coraggioso? Perché il passaggio è davvero molto stretto; infatti se da un lato non esiste una tradizione da “tradire”, dall’altra parte il talento di questo grande primo attore caratterista, costituisce giocoforza un confronto tanto inevitabile quanto da evitare. Insomma è proprio una specie di trappola. Ma ogni limite che sembra insuperabile affascina e sprona alla sfida. Inoltre stando ormai da un paio d’anni sui suoi lavori ho ben compreso che esistono elementi davvero molto interessanti da un punto di vista culturale nel recuperare (restaurare?) un simile patrimonio linguistico e teatrale”, dice Jurij Ferrini

La riproposta di I manezzi pe majâ na figgia (I maneggi per maritare una figlia) nasce in occasione del 50° anniversario della scomparsa del grande attore genovese, Gilberto Govi, avvenuta nel 1966.

Giovedì 14, Venerdì 15, Sabato 16 Luglio
Piazza S. Agostino – ore 21.30
PRIMA NAZIONALE

Progetto URT e Teatro Stabile di Genova
Presentano
I MANEZZI PE MAJÂ NA FIGGIA
(I maneggi per maritare una figliola)
di Niccolò Bacigalupo

Con

Steva – Jurij Ferrini
Giggia – Orietta Notari
Comba – Claudia Benzi
Metilde – Arianna Comes
Cesare – Stefano Moretti
Carlotta – Rebecca Rossetti
Il signor Riccardo – Matteo Alì
Il signor Pippo – Angelo Tronca
Il signor Venanzio – Fabrizio Careddu

Scene e costumi Laura Benzi

Regia
JURIJ FERRINI