Misure Fiscali – Imposta soggiorno – Bollette PMI – Prevenzione Legionellosi – Inail – Bonus INPS respinto

Upa informa

Circolare del 25 maggio 2020

     Argomenti:

Ø  Le misure fiscali del Decreto Rilancio illustrate dall’Agenzia delle Entrate

Ø  Imposta di soggiorno – Art. 180 del Decreto

Ø  DL Rilancio – riduzione oneri bollette PMI maggio, giugno e luglio 2020

Ø  Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella strutture turistico recettive non utilizzati durante la pandemia COVID-19

Ø  Circolare Inail n. 22 del 20 maggio 2020

Ø  Bonus 600 euro INPS respinto? Come chiedere il riesame

Le misure fiscali del Decreto Rilancio illustrate dall’Agenzia delle Entrate

In allegato le slide illustrative sulle principali misure fiscali del DL Rilancio, predisposte dall’Agenzia delle Entrate ad integrazione della Circolare Upa inviata il 21 maggio sul DL Rilancio

Imposta di soggiorno – Art. 180 del Decreto

Diamo particolare rilievo alla voce Misure per il turismo del Decreto Legge Rilancio dove:

·         È previsto un fondo di 100 milioni di € per ristorare i comuni rispetto alla riduzione del gettito dell’imposta di soggiorno nel 2020;

·         Viene stabilito che chi riscuote l’imposta di soggiorno (le imprese ricettive) non è soggetto a responsabilità penale(peculato) ma solo a responsabilità amministrativa, in particolare viene meno il ruolo e la responsabilità di agente della riscossione e si stabilisce che chi riscuote l’imposta ha l’obbligo di presentare per via telematica una specifica dichiarazione, secondo le modalità definite con successivo Decreto del Ministro delle Finanze, entro il 30 di giugno dell’anno successivo.  La mancata presentazione della dichiarazione comporta una sanzione amministrativa dal 100 al 200 per cento dell’importo dovuto. Per l’omesso, ritardato o parziale versamento dell’imposta si applica una sanzione amministrativa pari al 30% di quanto si doveva versare.

Una disposizione assolutamente inattesa in forza della quale “per l’omesso, ritardato o parziale versamento dell’imposta di soggiorno e del contributo di soggiorno si applica una sanzione amministrativa“. Niente più peculato insomma, niente più carcere né confische, e – soprattutto – niente più macchie sulla fedina penale, ma solo una eventuale multa, il cui mancato pagamento non potrà comportare a sua volta alcuna sanzione penale.

Importante!

DL Rilancio – riduzione oneri bollette PMI maggio, giugno e luglio 2020

Il DL 19 maggio 2020, n.34, noto anche come DL Rilancio (pubblicato il 19/05/2020 in Gazzetta Ufficiale) prevede tra le varie misure per il settore energetico (fra cui anche il superbonus al 110% per la riqualificazione energetica degli edifici da parte di persone fisiche e condomini, compresa l’installazione di impianti FV e colonnine elettriche) la riduzione degli oneri delle bollette per le PMI per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020 (art. 30).

Nello specifico l’agevolazione sarà rivolta alle sole utenze elettriche connesse in BT (Bassa Tensione) diverse dagli usi domestici e prevederà la rimodulazione delle aliquote tariffarie di rete e degli oneri generali di sistema.

L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) con specifica successiva delibera, dovrà quindi rideterminare gli oneri da applicare in bolletta per il periodo 1 maggio – 31 luglio 2020 al fine di:

  • ridurre le quote fisse;
  • addebitare le aliquote tariffarie in quota potenza applicando una potenza “virtuale” fissata convenzionalmente pari a 3 kW (non sussisteranno chiaramente vincoli sul prelievo).

In attesa della delibera di recepimento da parte dell’Autorità, sottolineiamo che l’applicazione dell’agevolazione sarà automaticamente recepita in bolletta per tutte le utenze elettriche aventi diritto (chiaramente l’applicazione dell’agevolazione è indipendente dal fornitore scelto).

Vi terremo aggiornati per ulteriori sviluppi

 

Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di strutture turistico recettive non utilizzati durante la pandemia COVID-19

Il 3 maggio l’Istituto Superiore di Sanità ha adottato una guida rivolta a tutte le strutture ricettive, alle altre attività aperte al pubblico (ristoranti, bar ecc.), e ai proprietari di civili abitazioni (in particolare quelli delle seconde case e degli appartamenti ad uso turistico) con cui precisa quali devono essere, in aggiunta alle regole di comportamento già esistenti, gli accorgimenti e le procedure da adottare per la fase di riapertura post blocco da covid19 al fine di prevenire la contaminazione degli impianti idrici da Legionella e il conseguente rischio di contrarre le patologie causate da questo batterio (Polmonite interstiziale detta malattia dei legionari o sindrome lieve simil influenzale detta febbre di Pontiac).
In allegato il testo integrale della Guida con elencate le misure e le procedure da adottare, di seguito una breve sintesi

Molto importante!! Azioni da intraprendere per attuare un regime straordinario di controllo

La temperatura dell’acqua, le condizioni favorevoli alla formazione di biofilm e la concentrazione di disinfettante in rete sono fattori fondamentali nell’influenzare la qualità dell’acqua. Pertanto, nel caso in cui l’edificio o altra struttura siano rimasti chiuso per più di un mese e che si progetti la riapertura, al fine di tenere sotto controllo il rischio di proliferazione di Legionella, occorre applicare le seguenti misure straordinarie di controllo:

·         verificare la corretta circolazione dell’acqua calda in tutte le parti del sistema idrico assicurando, al contempo, che la temperatura all’interno dell’accumulo o del boiler sia non inferiore a 60°C mentre quella misurata in corrispondenza del ritorno dagli anelli di ricircolo non scenda al di sotto dei 50°C;

·         verificare che la temperatura dell’acqua calda, erogata da ciascun terminale di uscita, raggiunga un valore non inferiore a 50°C entro 1 minuto dall’apertura del terminale (evitando schizzi) e che la temperatura dell’acqua fredda non superi i 20°C dopo un flussaggio di 1 minuto. In presenza di valvole miscelatrici termostatiche, verificare che le suddette temperature vengano raggiunte dalle tubazioni che le alimentano;

·         pulire, disincrostare e, all’occorrenza, sostituire tutti i terminali (docce e rubinetti) di acqua calda e fredda; flussare abbondantemente e disinfettare periodicamente con cloro le cassette di scarico per WC, gli orinatoi, i by-pass e tutti gli altri punti sulla rete;

·         assicurarsi che i serbatoi di stoccaggio dell’acqua potabile contengano cloro residuo libero (valore consigliato: 0,2 mg/l). Concentrazioni di disinfettante più elevati (1-3 mg/l) sono efficaci nel controllo della proliferazione di Legionella, ma alterano le caratteristiche di potabilità dell’acqua;

·         verificare che tali livelli di disinfettante siano raggiunti in tutti i punti individuati come sentinella e in quelli scarsamente utilizzati;

Circolare Inail n. 22 del 20 maggio 2020

Tutela infortunistica nei casi accertati di infezione da coronavirus (SARS-CoV-2) in occasione di lavoro. Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” – Articolo 42 comma 2, convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27. Chiarimenti.

[…] L’Istituto con la circolare 3 aprile 2020, n. 13 ha dato le indicazioni operative, anche in relazione alla prima fase della situazione emergenziale legata alla diffusione pandemica da nuovo Coronavirus (SARS-Cov-2) per la tutela dei lavoratori che hanno contratto l’infezione in occasione di lavoro a seguito dell’entrata in vigore della disposizione di cui all’art. 42, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 convertito, con modificazione, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27.

Con la presente circolare, acquisito il parere favorevole del Ministro del lavoro e delle politiche sociali con nota del 20 maggio 2020, prot. 5239, si forniscono delle ulteriori istruzioni operative nonché dei chiarimenti su alcune problematiche sollevate in relazione alla tutela infortunistica degli eventi di contagio. […]

Bonus 600 euro INPS respinto? Come chiedere riesame domanda

Le domande in attesa di esito ora finalmente processate ma soprattutto con esito negativo. Attraverso una mail in arrivo proprio dall’ente previdenziale, in tanti stanno vendendo a conoscenza delle motivazioni per le quali non riceveranno proprio l’aiuto previsto dal Governo con il Cura Italia e relativo al mese di marzo.
C’è una modalità valida per chiedere il riesame della propria domanda se si ritiene di avere i requisiti adatti proprio per l’indennizzo in piena emergenza Covid-19?
Proprio in questi giorni, ha chiarito che le domande per il bonus 600 euro INPS appunto, finora ancora in attesa di esito, sono state definitivamente processate. I richiedenti hanno dunque ricevuto le motivazioni che giustificano il mancato aiuto economico. Ecco appunto il riscontro ufficiale che conferma quanto riferito.

Il problema concreto per molti italiani è tuttavia il seguente: in tanti lavoratori, soprattutto del settore turismo, affermano di avere i requisiti esatti per la richiesta dell’indennizzo e dunque non si spiegano per nulla come non sia previsto per loro alcun accredito. Cosa fare dunque in questi casi? Sembrerebbe non essere prevista alcuna nuova procedura online per il riesame della domanda: piuttosto l’ente previdenziale sta invitando tutti gli interessati a rivolgersi alla propria sede territoriale per procedere ad una valutazione. I tempi, a tal proposito, non potranno che essere abbastanza dilatati.

Visto il numero non certo esiguo di persone che stanno ricevendo proprio la comunicazione con il bonus 600 euro INPS respinto, non è risaputo ancora se (proprio nei prossimi giorni) ci saranno nuove procedure previste per il riesame della domanda. Il ricorso alle sole sedi territoriali potrebbe rallentare ulteriormente la macchina burocratica per un indennizzo che doveva essere invece rapido e subito a disposizione dei richiedenti.

I protagonisti della nuova odissea sono gli iscritti alla gestione separata INPS, la cui iscrizione però non risulta registrata negli archivi INPS ai fini dell’erogazione del Bonus 600 euro.

L’INPS ha chiarito che per richiedere il riesame del Bonus 600 euro, occorre inviare una mail alla quale recapitare proprio la personale richiesta di rivalutazione.

Il recapito di riferimento non sarà uguale per tutti i cittadini interessati alla proceduta ma questo varierà sulla base della sede di riferimento territoriale dell’Ente.

Fermo restando che l’indirizzo di posta elettronica, nella sua struttura, sarà:

 riesamebonus600.savona@inps.it

Oltre al riesame della domanda del bonus 600 euro INPS via mail, va anche chiarito che all’interno del cassetto previdenziale dei singoli contribuenti è apparso,  un comando denominato Produci documentazione

Esso ha lo scopo di far rivalutare la domanda dopo l’inoltro di specifici documenti che attestino, ad esempio, contratti lavorativi recenti e anche l’appartenenza della realtà lavorativa nella quale si è prestato servizio ad un determinato codice ATECO.

Tuttavia, l’opzione non funziona sempre correttamente, anzi restituisce un codice di errore. Probabilmente la funzione dovrà essere rivista e fino a quel momento, l’indirizzo mail è l’unica strada percorribile per la richiesta del riesame.

Cordiali saluti

La Segreteria Upa